01.02.2020 – Testata: Agraria.org
Un metodo per valutare il potenziale qualitativo del vigneto: l’indice Bigot in anteprima a castello di Cigognola. Consulente agronomo per la Maison della Famiglia Moratti in Oltrepò Pavese, il 1 feb. Giovanni Bigot ha presentato con Gaja e Poni l’indice che prende il suo nome.
01.02.2020 – Testata: MESSAGGERO VENETO
Maurizio Cescon: Giovanni Bigot di Cormons in vent’anni ha mappato duemila terreni. Ha raccolto i dati in un indice che porta il suo nome brevettato dall’Ue. «Senza dati sei solo un’altra persona con un’opinione». Giovanni Bigot ha utilizzato questa massima dell’ingegnere e saggista americano William Edward Deming per chiudere la presentazione dell’indice che porta il suo nome e che promette di rappresentare una pietra miliare nel mondo della viticoltura italiana e internazionale.
01.02.2020 – Testata: Mappati due mila vigneti
È stato presentato ufficialmente, nel castello di Cigognola, nell’Oltrepò Pavese, l’Indice Bigot, con la mappatura scientifica di duemila vigneti in tutto il mondo. Nel parla l’agronomo friulano Giovanni Bigot, intervistato dal giornalista del Messaggero Veneto, Maurizio Cescon.
Tutti sostengono che un grande vino si ottiene in vigna. Ma è possibile misurare la qualità del vigneto?
Se ne parlerà sabato 1 febbraio 2020 al Castello di Cigognola (Pavia)
La maturazione delle uve rappresenta una fase del ciclo riproduttivo della vite che inizia con l’allegagione e in cui si susseguono cambiamenti fisiologici che interessano un pool molto ampio di metaboliti, dagli zuccheri ai polifenoli e alle sostanze aromatiche.